giovedì, Febbraio 27, 2025

Lanzarin “Oltre 22 milioni per sostenere progetti per l’autismo”

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VENEZIA (ITALPRESS) – “Le persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico necessitano di una presa in carico efficace e adattata ai loro bisogni e ai loro familiari nelle diverse fasi di vita: nell’età infantile è importante un riconoscimento precoce del disturbo, successivamente è fondamentale la presa in carico dell’individuo con la definizione di piani specifici volti all’inclusione scolastica e all’integrazione con insegnati appositamente formati; in età adulta si deve invece contribuire a garantire l’autonomia personale e a favorire l’inserimento lavorativo, con la valorizzazione delle abilità. E’ necessario avere una visione a 360 gradi, che metta al centro la persona e i suoi familiari, che vanno seguiti e accompagnati. La Regione del Veneto ha messo in campo tutte le risorse a disposizione, con cifre importanti e un’articolazione molto ricca e diversificata di progettualità, con il coinvolgimento del Terzo settore, delle associazioni, degli enti gestori. Sono stati erogati dal 2021 oltre 22 milioni di euro per sostenere progetti specifici a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico. Ulteriori risorse sono state stanziate a supporto della domiciliarità (4.812 utenti), la semiresidenzialità (6451 utenti), la residenzialità (2389 utenti)”. Lo ha sottolineato questa mattina l’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, partecipando al Museo Santa Caterina di Treviso al convegno nazionale “Autismo il valore di ogni persona” alla presenza del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli.
All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato, il sindaco di Treviso Mario Conte, i presidenti delle federazioni e associazioni per la disabilità, esperti e referenti di settore.
“Ringrazio il ministro delle Disabilità Alessandra Locatelli, che ha voluto organizzare questo importante momento di confronto e riflessione nazionale in Veneto. Abbiamo scelto la città di Treviso perchè insieme a Verona ospita il centro regionale per l’autismo. Il capoluogo scaligero, con il supporto dell’Università, si occupa di ricerca e diagnosi clinica, Treviso invece è punto di riferimento per i progetti che interessano gli aspetti relazionali, l’inserimento lavorativo, l’indipendenza in un contesto di comunità. In questi anni – ha spiegato l’assessore – abbiamo lavorato molto sulla formazione del personale mettendo in rete le diverse figure professionali che si occupano di persone con disturbo dello spettro autistico: dai pediatri di libera scelta ai medici di medicina regionale, fino ai neuropsichiatri infantili. Ma soprattutto abbiamo dato concretezza al cosiddetto ‘Progetto di vità, contribuendo a dare nuove prospettive di crescita e integrazione a queste persone. Grazie alle disposizioni previste dalla Legge quadro sulla disabilità (Decreto 62/ 2024) avremo la possibilità di dare forma a una programmazione multidisciplinare e multidimensionale che sia cogente ai bisogni della persona. Un obiettivo verso il quale la Regione del Veneto punterà con determinazione”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

(ITALPRESS).

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