VARSAVIA (POLONIA) (ITALPRESS) – La Polonia ha invocato l’articolo 4 del Trattato Nord Atlantico in una situazione vicina “come mai prima d’ora” ad un conflitto aperto “dalla Seconda guerra mondiale”. Le parole sono del premier polacco Donald Tusk, che stamane, in un intervento straordinario davanti ai deputati della Sejm (la Camera bassa del Parlamento di Varsavia) ha denunciato la caduta di droni russi sul territorio nazionale.
“Questa situazione ci avvicina più che mai ad un conflitto aperto, più che mai dalla Seconda guerra mondiale”, ha detto Tusk. Nelle ore precedenti, all’alba, il primo ministro aveva riunito i vertici della difesa e il presidente Karol Nawrocki. Nella notte, secondo la denuncia di Varsavia, alcuni droni russi, provenienti dalla Bielorussia, avevano violato lo spazio aereo polacco. L’articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico prevede la richiesta di consultazioni, attraverso una riunione del Consiglio Nord Atlantico, qualora venga intravista una minaccia all’integrità territoriale, all’indipendenza o alla sicurezza di un Paese alleato.
La richiesta di Varsavia ha subito raccolto la risposta del segretario genarle della Nato, Mark Rutte. Quest’ultimo ha ribadito che “gli alleati hanno espresso solidarietà alla Polonia e hanno denunciato il comportamento sconsiderato della Russia. È in corso una valutazione completa dell’incidente. Ciò che è chiaro è che la violazione di ieri sera non è un caso isolato”. Il Consiglio Nord Atlantico, ha aggiunto, “si è riunito stamattina e ha discusso la situazione alla luce della richiesta di consultazioni presentata dalla Polonia ai sensi dell’articolo 4 del Trattato di Washington”. Gli alleati, sempre secondo Rutte, sono determinati a difendere “ogni centimetro del loro territorio. Monitoreremo attentamente la situazione lungo il nostro fianco orientale, con le nostre difese aeree costantemente pronte”.
Secondo il segretario generale della Nato, le difese aeree alleate sono state attivate e hanno garantito con successo la difesa del territorio Nato. “Diversi alleati sono stati coinvolti, oltre alla Polonia. Tra questi, F-16 polacchi, F-35 olandesi, AWACS italiani, velivoli da trasporto cisterna multiruolo della Nato e Patriot tedeschi. Desidero esprimere il mio apprezzamento ai piloti e a tutti coloro che hanno contribuito a questa risposta rapida e competente”, ha dichiarato. L’episodio, ha infine osservato Rutte, “non fa che rafforzare l’importanza della Nato e il percorso concordato dagli alleati al Vertice dell’Aia di quest’anno. Dobbiamo investire di più nella nostra difesa, aumentare la produzione di difesa in modo da avere ciò che ci serve per dissuadere e difendere, e dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, la cui sicurezza è interconnessa alla nostra”.
Rutte ha concluso sottolineando che “la Russia sta conducendo una pericolosa guerra di aggressione contro l’Ucraina, che prende continuamente di mira i civili e le infrastrutture civili. Gli alleati sono determinati a intensificare il loro sostegno all’Ucraina di fronte alla crescente campagna russa”.
Anche l’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Nato, Matthew Whitaker, ha reagito dichiarando su X che il suo Paese resta “al fianco degli alleati di fronte a queste violazioni dello spazio aereo”. Whitaker ha poi ribadito che “difenderemo ogni centimetro del territorio Nato”.
Il commento di Mosca è arrivato alcune ore dopo, con una nota del ministero della Difesa. Le forze russe “non avevano in programma di colpire obiettivi in territorio polacco”, ha precisato il ministero secondo quanto rilanciato dall’agenzia Tass. “Non c’erano piani per colpire obiettivi sul territorio polacco”, hanno dichiarato dal dicastero, aggiungendo che la portata massima dei droni utilizzati non supera i 700 km. Le forze di Mosca, viene ancora precisato, hanno colpito le imprese del complesso militare-industriale ucraino nelle regioni di Ivano-Frankivsk, Khmelnytsky, Zhitomir, nonché nelle città di Vinnytsia e Leopoli. “Siamo comunque pronti a tenere consultazioni su questo argomento con il ministero della Difesa polacco”, hanno infine sottolineato dal ministero russo.
MATTARELLA: “GRAVISSIMO QUELLO CHE E’ ACCADUTO”
MELONI E TAJANI “GRAVE E INACCETTABILE VIOLAZIONE”
“Esprimo, a nome del Governo italiano, piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione, da parte russa, dello spazio aereo polacco e dell’Alleanza Atlantica. L’Italia continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Condanno con fermezza la violazione del territorio polacco da parte di droni russi: un fatto gravissimo e inaccettabile, che è un’offesa alla sicurezza dell’intera area euro-atlantica”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani che aggiunge: “L’Italia esprime piena solidarietà alla Polonia, Paese amico e alleato, ribadendo il suo impegno per la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale. Ogni provocazione va respinta con fermezza e unità da parte dell’Europa”.
CROSETTO: “MOSCA ALIMENTA ESCALATION CHE NESSUNO VUOLE”
“Stanotte in Polonia si è consumata la più grave violazione dello spazio aereo europeo dall’inizio della guerra: un attacco deliberato con oltre 20 droni russi. Un atto inaccettabile che condanno con fermezza, con un duplice scopo: provocare e testare. Mosca sta volutamente alimentando un’escalation che nessuno vuole. È evidente che non ha alcun interesse ad una tregua ed alla pace. Esprimo vicinanza al mio omologo Kosiniak Kamysz e a tutto il popolo polacco: l’Italia, insieme agli Alleati della Nato, resta al fianco della Polonia e di ogni Nazione dell’Alleanza Atlantica a difesa della sicurezza e della pace”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
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