AUSCHWITZ (POLONIA) (ITALPRESS) – “Il ritorno degli ostaggi è un imperativo umano universale e invito fin da ora l’intera comunità internazionale a mobilitarsi e porre fine a questo crimine umanitario”. Lo ha dichiarato il presidente israeliano, Isaac Herzog, in Polonia dove si è recato per partecipare alla Marcia dei vivi ad Auschwitz, a 80 anni dalla liberazioni del campo di sterminio nazisti di Auschwitz-Birkenau.
Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente polacco Andrzej Duda, che Herzog ha ringraziato per la solidarietà e il sostegno del suo Paese a Israele dal 7 ottobre. “Con il cuore spezzato, ricordo a tutti noi che, sebbene dopo l’Olocausto abbiamo giurato ‘Mai più’, oggi, anche mentre siamo qui, 59 dei nostri fratelli e sorelle sono tenuti prigionieri da terroristi assassini a Gaza, in un orribile crimine contro l’umanità”, ha proseguito Herzog.
Il presidente israeliano ha parlato anche dell’importanza dell’istruzione sul tema dell’antisemitismo. “L’incontro congiunto testimonia anche il nostro impegno comune nella lotta contro l’antisemitismo. In giorni in cui l’antisemitismo alza la sua orribile testa, spesso mascherato da un vile odio verso Israele e invoca la distruzione dello Stato di Israele, dobbiamo rimanere fermi e dare vita alla promessa di ‘Mai più’ attraverso la legislazione, l’applicazione delle leggi, l’istruzione e la cultura”, ha detto.
Nel suo intervento, Herzog ha sottolineato: “Una delle lezioni più importanti della Seconda guerra mondiale è l’imperativo morale che obbliga gli alleati del mondo libero a resistere con fermezza alle forze che incoraggiano e alimentano oscure ideologie di terrore e odio. Oggi, mentre Israele continua ad affrontare attacchi di varia intensità su più fronti – attacchi fomentati, finanziati e guidati dalla piovra iraniana dell’odio e del terrore – dobbiamo ampliare la nostra collaborazione contro l’asse del male”. “L’Iran minaccia non solo Israele, ma anche la stabilità globale, e le nazioni del mondo devono cooperare per fermarlo”, ha proseguito.
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