MILANO (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato oggi a Milano, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il nuovo Istituto Tecnico “Carlo Acutis”. Un innovativo modello educativo di scuola che porta il nome del giovane canonizzato da Papa Leone XIV il 7 settembre e riconosciuto dalla Chiesa Cattolica come il “patrono di internet” per la sua volontà di annunciare il Vangelo attraverso le nuove tecnologie. “Ai giovani, ai loro docenti e a tutta l’amministrazione di questa bellissima realtà intendo fare i miei complimenti per aver pensato e progettato questo modello di scuola – è intervenuto il ministro Valditara – . Nelle aule ho visto macchinari all’avanguardia, spazi luminosi e colto la serenità e la voglia di apprendere insieme: questi i sentimenti positivi che ritengo elementi qualificanti di un bel modello di scuola. È in questo tipo di istituti che si costruisce il futuro personale e professionale di tanti giovani che, ispirati dalla testimonianza virtuosa e moderna del Santo Carlo Acutis, potranno avere qui l’opportunità di individuare il proprio talento straordinario e valorizzare la propria originalità”
Gestito dalla Fondazione Edutecne, l’Istituto Tecnico nasce per iniziativa di tre scuole paritarie di Milano di ispirazione cristiana, la Cooperativa la Zolla, la Fondazione Grossman e la Fondazione Mandelli Rodari, un centro di formazione professionale, la Cooperativa sociale ASLAM, e due aziende, MR Digital e Beta 80, che hanno deciso di investire in questo progetto per rispondere all’esigenza di una educazione di qualità in ambito tecnologico, con l’obiettivo di formare giovani studenti e studentesse alle sfide dell’innovazione del mondo contemporaneo. La scuola ha sede all’interno del Gi Group Training Hub, uno spazio di dove già sono attivi corsi e attività di formazione tecnica e professionale destinate a ragazzi e adulti, in stretta collaborazione con le esigenze di competenze espresse dalle aziende.
Progettato per sviluppare competenze tecnologiche all’avanguardia insieme ad una solida cultura umanistica di base, l’Istituto ambisce a fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per comprendere a fondo la complessità di oggi e diventare protagonisti responsabili del progresso tecnologico e sociale di domani. Due gli indirizzi con cui prende avvio la scuola: un primo indirizzo informatico con un focus principale sulle competenze legate allo sviluppo e all’utilizzo consapevole dell’Intelligenza Artificiale, e uno orientato al mondo della grafica e della comunicazione, con una inclinazione legata al design e alla digital communication.
Il tempo scuola si articola in cinque giorni con orario prolungato fino alle ore 16:00 e otto moduli da cinquanta minuti ciascuno. Inoltre prevede un ampiamento dei giorni di scuola a settembre e a giugno per le attività di recupero e approfondimento dei contenuti svolti durante l’anno. Anche gli spazi sono pensati all’insegna della innovazione della didattica: le aule, infatti, sono state progettate per prevedere la compresenza di spazi di apprendimento frontale e spazi per il lavoro individuale o di gruppo. Grande attenzione sarà prestata anche ai laboratori, soprattutto per i corsi specifici di grafica e informatica. La presenza di un FabLab, una speciale aula dotata di tecnologie di didattica sperimentale, completa l’approccio esperienziale dell’offerta formativa.
La didattica prevede una contaminazione tra un approccio tecnico e uno umanistico, con una forte presenza delle materie di base (italiano, inglese e matematica), insegnate con approcci esperienziali, e l’introduzione di alcune materie umanistiche aggiuntive, quali filosofia e storia dell’arte, declinate secondo l’approccio laboratoriale e tecnologico. Un ulteriore elemento di novità proviene dal virtuoso rapporto con le aziende e i diversi partner che hanno contribuito alla nascita della scuola e ne garantiscono la messa in rete con il mondo del lavoro tanto attraverso la realizzazione di moduli didattici specifici, quanto attraverso un importante numero di ore di PCTO, realizzate a scuola attraverso project work e casi aziendali e in azienda con stage e attività specifiche.
Diversi i partner che hanno già aderito al progetto attraverso la messa a disposizione di tecnologie e materiali per la didattica, il finanziamento di borse di studio per gli studenti e lo sviluppo di progetti che favoriscano l’inclusione contro la dispersione scolastica, tra cui Fondazione Deloitte, Intel, Lenovo, Google, Samsung e Vastarredo. “È ancora forte l’emozione che ha suscitato la recente canonizzazione di Carlo Acutis: intitolare a un giovane santo questo istituto rappresenta l’impegno a coniugare la conoscenza degli strumenti tecnologici e digitali con un loro uso consapevole ed etico – ha sottolineato la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo – . È importante dare vita a esperienze scolastiche e formative in cui ragazzi e ragazze imparino a usare la tecnologia come strumento orientato al bene, al bello e all’utile. Il mondo del lavoro è sempre in evoluzione e la scuola risponde al bisogno costante di poter contare su strumenti adeguati per affrontarlo. Buon lavoro agli studenti e alle studentesse, e un augurio di buon lavoro a tutto il personale, a partire dai docenti: avete un compito sfidante e insieme meraviglioso”.
“Siamo partiti dalla constatazione di un bisogno che vedevamo sia negli studenti che finivano la scuola secondaria di primo grado sia nelle aziende: quella di trovare un’offerta di formazione secondaria di qualità legata alle nuove tecnologie – ha spiegato Mario Salerno, presidente della Fondazione Edutecne, ente gestore dell’Istituto Tecnico – La sfida di costruire una scuola da zero è davvero importante, sia dal punto di vista organizzativo che dei contenuti. L’esperienza dei nostri soci, la generosità dei partner ci ha aiutato in questo primo passo.”
“Progettare una scuola dall’inizio consente di sperimentare forme e modi di insegnamento innovativi – ha aggiunto Nicola Terenzi, preside dell’Istituto – . Abbiamo cercato di modellare una scuola coniugando le esigenze dei ragazzi di modalità nuove di apprendimento, la volontà di costruire una scuola di qualità e la richiesta delle aziende, che chiedono non solo specializzazione ma anche solida conoscenza di base”.
– foto xm4/Italpress –
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