ROMA (ITALPRESS) – Il Museo Nazionale libico, nel cuore della capitale Tripoli, si prepara a riaprire le sue porte ai visitatori venerdì prossimo, dopo aver completato i lavori di manutenzione e sviluppo eseguiti dal Governo di Unità Nazionale, in un passo che mira a rivitalizzare uno dei principali punti di riferimento culturali e storici del paese.
Il museo si trova all’interno dell’edificio storico del Saraya al-Hamra, che gli conferisce un carattere unico come parte di una fortezza che ha testimoniato fasi cruciali della storia libica. Il museo fu costruito nel 1982 e progettato per essere una parte integrante della fortezza, prima di essere ufficialmente inaugurato nel 1988. L’edificio è composto da quattro piani che si estendono su un’area di circa 10.000 metri quadrati. Negli ultimi periodi, il museo ha subito lavori di sviluppo completi nell’ambito del piano “Ritorno alla Vita”, che includeva l’aggiornamento dei metodi e delle tecnologie di esposizione museale, con l’obiettivo di elevarlo a standard museali globali, preservando al contempo il suo carattere storico e architettonico.
Il museo ospita collezioni archeologiche che rappresentano vari periodi storici, a partire dalla preistoria passando per le epoche greca e romana, fino all’era moderna. Inoltre, dedica sezioni al patrimonio popolare, al movimento della lotta per l’indipendenza libica (jihad), e una sezione che mostra la diversità della storia naturale della Libia. Tra le collezioni più importanti del museo c’è una fontana di marmo bianco risalente al II secolo d.C., che rappresenta il dio romano Cupido (Eros) come un bambino alato addormentato appoggiato a un leone, oltre alla testa di una statua della dea Afrodite, una copia romana di un originale greco opera dell’artista greco Fidia. Le sale del museo espongono anche un mosaico che rappresenta le quattro stagioni e la famosa Mummia di Jaghbub, di oltre 1800 anni fa, appartenente a una bambina del periodo romano.
La direzione del museo mira a raccogliere, preservare ed esporre il patrimonio culturale e naturale, a far conoscere ai visitatori le diverse culture della Libia attraverso i secoli, a rafforzare l’identità nazionale nelle nuove generazioni e a rivitalizzare il movimento turistico come un importante pilastro dell’economia. La visione del museo è quella di sviluppare le mostre museali e organizzare attività educative e culturali innovative per collegare le nuove generazioni alla loro storia, mentre la sua missione ruota attorno al ruolo scientifico, educativo e turistico, permettendo ai ricercatori di condurre studi specializzati e contribuire allo sviluppo della comunità. Il museo è attualmente gestito sotto la supervisione della direttrice Fathia Abdullah Ahmed, con un’amministrazione guidata da Kamal Yusuf Ashtewi, in un momento in cui la riapertura è vista come un’opportunità per riportare il museo alla sua posizione come vetrina della memoria libica e uno dei suoi principali punti di riferimento culturali.
– Foto Museo Nazionale libico –
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