domenica, Aprile 13, 2025

Gp Bahrain, tutte e tre le mescole Pirelli in gioco per la gara

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SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Oscar Piastri ha conquistato in Bahrain la seconda pole position della carriera, per di più consecutiva dopo quella di otto giorni fa a Suzuka. Il pilota australiano è stato l’unico a scendere sotto la barriera dell’1’30” (1’29″841) ma è rimasto lontano più di mezzo secondo (0″662) dalla pole dello scorso anno, un segno di quanto le temperature più alte di questo fine settimana rispetto al 2024 stiano influendo sulle prestazioni. Al fianco di Piastri partirà la Mercedes di George Russell (1’30″009), che ha eguagliato il miglior risultato stagionale in qualifica dopo il secondo posto del sabato di Shanghai. In seconda fila due bandiere italiane: quella della Ferrari di Charles Leclerc, terzo in 1’30″175, e quella di Andrea Kimi Antonelli (1’30″213), che ha messo la sua Mercedes per la prima volta in seconda fila.

Durante la terza sessione di prove libere, altri cinque piloti hanno usato un set di Hard, lasciando il solo Verstappen come unico pilota a non aver ancora assaggiato la C1 in questo fine settimana. In qualifica, tutti hanno usato la C3, che in queste condizioni e su questo asfalto ha confermato di offrire il massimo della prestazione al primo giro, senza possibilità di recupero. Dal punto di vista dell’utilizzo delle mescole da asciutto, il fine settimana ha avuto un andamento un po’ anomalo rispetto al solito tanto che, pur mancando ancora l’ufficialità, ci sono molte differenze: undici piloti hanno due set di Medium e uno di Hard a disposizione, otto hanno un set di Medium e uno di Hard e uno solo, Verstappen, ha due Hard e una Medium.

“Una qualifica più incerta e combattuta di quanto in molti si aspettassero alla vigilia, un segno di quanto questa Formula 1 sia spesso imprevedibile – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Dal punto di vista della strategia per la gara di domani, il quadro è più complicato di quanto possa sembrare ad una prima analisi. Innanzitutto, va detto che tutte e tre le mescole sono in gioco.

Poi, va sottolineato che, pur essendo decisamente più lenta sulla carta, la strategia ad una sosta non può essere esclusa a priori, soprattutto alla luce del fatto che ci sono otto piloti con una Hard e una Medium nuove. Questi potrebbero infatti pensare di partire con la Medium, allungando il più possibile il primo stint e per poi passare alla Hard: se nel finale ci dovesse essere un degrado eccessivo, allora montando una soft – magari nuova per chi non ha fatto tutti e tre i segmenti della qualifica – con una macchina leggera potrebbero avere un vantaggio di prestazione a parità di soste. Per quanto riguarda le strategie con il doppio pit-stop – dice ancora Isola – sulla carta, la strategia più veloce prevede l’utilizzo di due set di Medium e uno di Hard, con la finestra dei pit-stop fra i giri 14 e 20 per il primo e fra il giro 34 e il 40 per il secondo”.

“Chi volesse sfruttare il maggior grip in partenza offerto dalla Soft si troverebbe ad anticipare la prima sosta fra il giro 10 e il giro 16 per poi massimizzare anche il potenziale vantaggio dato dall’undercut, molto efficace su questa pista. Infine, va considerata l’opzione che prevede l’utilizzo di tutte e tre le mescole, possibile per esempio per chi avrà solamente una Hard e una Medium nuove a disposizione”, conclude Isola.

Emozioni fino all’ultimo giro nella Sprint Race di Formula 2. Il successo è arriso allo spagnolo Josep Maria Martì (Campos Racing), autore di un’incredibile rimonta dall’undicesimo posto sulla griglia di partenza. Dal punto di vista delle gomme, la maggior parte dei piloti ha preferito partire con la Option, scelta rivelatasi giusta: con una buona gestione nelle fasi iniziali si è riuscito ad avere un buon livello di prestazione nel finale. La neutralizzazione nella parte finale ha permesso di vedere diversi cambi di mescola, sia fra quelli che erano partiti con la Prime sia fra chi si trovava nelle retrovie: ciò ha portato ad assistere a tanti duelli per le posizioni in pista.

Spettacolo anche nella Sprint di Formula 3 con il bulgaro Nikola Tsolov (Campos Racing) vincitore davanti a due rookie come l’inglese Freddie Slater (AIX Racing), secondo, e il finlandese Tukka Taponen (ART Grand Prix), terzo. La gara si è svolta in condizioni estreme, con la temperatura dell’asfalto superiore ai 50 °C. In una corsa equilibratissima – i 23 piloti arrivati al traguardo sono stati racchiusi in 17″ – chi ha saputo gestire al meglio il surriscaldamento delle gomme ha potuto sfruttare il grip residuo nel finale per essere in grado di guadagnare posizioni.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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