ROMA (ITALPRESS) – Eric Clapton compie 80 anni (è nato il 30 marzo 1945 a Ripley, nella contea inglese del Surrey), oltre sessanta dei quali dedicati alla musica. Un impegno che gli ha fruttato non solo più di 280 milioni di copie vendute in tutto il mondo (“Unplagged”, del 1992, è l’album dal vivo più venduto nella storia con circa 30 milioni di copie certificate) e 18 Grammy Awards ma anche la seconda posizione nella classifica dei cento migliori chitarristi redatta dalla rivista specializzata Rolling Stone (dietro a Jimi Hendrix) e, unico musicista ad averli, tre inserimenti nella Rock and Roll Hall of Fame.
La carriera di Clapton, soprannominato fin da subito “slowhand”, cioè “mano lenta”, inizia negli anni ’60 come musicista di strada insieme a Paul Jones. La sonorità di riferimento è il blues a cui si è appassionato nell’adolescenza ma, negli anni, sperimenta svariati stili musicali come il rock psichedelico, il reggae e il pop rock. Prima di iniziare la carriera come solista milita i diversi gruppi musicali: i Roosters, gli Yardbirde,i Bluesbreakers, i Cream (che fonda nel 1966 con il bassista Jack Brice e il batterista Ginger Baker), i Blind Faith (la band che fonda due anni dopo), solo per citarne alcuni.Collabora con i più grandi artisti di tutto il mondo, da Bob Dylan ai Beatles, dai Rolling Stones a Phil Collins, da Tina Turner a Mark Knopfler e Luciano Pavarotti.
Non mancano gli incidenti di percorso: la dipendenza dall’eroina, che lo ferma per due anni, dal 1971 al 1973; quella dall’alcool alla quale imputa alcune dichiarazioni rilasciate durante un concerto nel 1976 a favore delle posizioni razziste del deputato conservatore Enoch Powell nonché gli abusi compiuti ai danni della prima moglie Pattie Boyd; la morte nel 1991, a soli 4 anni, di Conor, il figlio avuto da Lory Del Santo e precipitato dal 53° piano di un grattacielo newyorkese (evento che lo ha portato a comporre “Tears in Heaven”, uno dei brani più dolorosi della sua carriera); e, infine, la neuropatia periferica che, da diversi anni, gli rende difficili i movimenti e, dunque, suonare.
Ciò nonostante continua a farlo: nel 2020 e nel 2021 escono i singoli “Stand And Deliver” e “This Has Gotta Stop” contro le restrizioni per la pandemia di Covid 19. Nel 2021 pubblica anche l’album live “Lady in The Balcony: Lockdown Sessions”, realizzato nel pieno della pandemia suonando all’interno di una villa isolata nella campagna inglese. Nel’ottobre scorso, infine, viene pubblicato sulle piattaforme digitali il suo 22° album in studio, “Meanwhile”, seguite dalle versioni fisiche su Cd e vinile. All’album hanno collaborato, tra gli altri, Van Morrison, Judith Hill, Simon Climie e Jeff Beck (quest’ultimo scomparso improvvisamente nel 2023).
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