martedì, Dicembre 9, 2025

Dal 13 gennaio torna su Rai 2 Enrico Ruggeri con “Gli occhi del musicista”

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MILANO (ITALPRESS) – “In questa epoca di intelligenza artificiale questo è un programma di intelligenza artigianale. Cerchiamo di superare una spaccatura: da un lato il divertimento che dovrebbe essere di bassa lega, dall’altro una cultura considerata polverosa. Noi siamo qui per dimostrare che ci si può divertire facendo cultura, dando dignità alla canzone”. Così Enrico Ruggeri descrive “Gli occhi del musicista”, il programma che da martedì 13 gennaio torna su Rai2, in seconda serata, con la terza stagione che vede in studio anche l’attrice Alice De André e il comico Vincenzo Albano. Sono cinque le nuove puntate, costruite attorno ad altrettanti temi, che danno forma a un racconto che utilizza le canzoni come strumento di lettura del presente. “I temi nascono da chiacchierate, pranzi, incontri. Scegliamo argomenti ampi e poi costruiamo il percorso con le canzoni. Da lì la trasmissione prende forma”, ha spiegato Ruggeri presentando il programma nello stesso studio Rai di via Mecenate, a Milano, dove è stato registrato. I temi di questa stagione, la prima realizzata sotto l’egida di Rai Cultura, sono l’amicizia, il viaggio, gli ultimi, il rapporto tra cinema e musica e la cosiddetta “canzone intelligente”, ovvero quella “ironica e poco allineata”. A dare corpo ai temi sono ospiti – non solo della scena musicale – chiamati a muoversi tra racconto e musica

“La musica italiana è viva e vegeta, solo che spesso è lontana dagli algoritmi”, osserva Ruggeri, che nel programma accosta cantautori con percorsi consolidati e artisti provenienti da strade meno battute o dai talent, ma oggi alla ricerca di una voce personale. “Ci sono artisti che hanno sfiorato il mainstream e poi si sono accorti che quel vestito stava stretto”, dice Ruggeri. È il caso, tra gli altri, di Michele Bravi, “che è passato da un talent ma oggi ha un approccio da musicista che ha voglia di crescere, con una sensibilità e una perizia vocale che meritano spazio”, ma anche di figure come Cristiano Godano, “che ha sempre mantenuto un’identità forte e una scrittura libera dal mainstream”.

In questa linea si inseriscono anche esperienze come quella di John De Leo dei Quintorigo, e musicisti come Saturnino, “portatori di un linguaggio preciso”. Ci sono poi artisti come Rocco Tanica e Caparezza, protagonisti della puntata sulla “canzone intelligente”, chiamati a raccontare un modo di fare musica in cui ironia e pensiero procedono insieme.

“La canzone d’autore è la declinazione naturale di quello che vuole essere oggi la cultura. È un ponte tra il grande pubblico e un racconto che può essere leggero ma anche profondo. Il servizio pubblico ha ancora il compito di accompagnare lo spettatore verso la complessità“, ha sottolineato il direttore di Rai Cultura, Fabrizio Zappi.

Elemento centrale del programma è, ancora una volta, la musica suonata. “Con me c’è la band con cui faccio i concerti (Francesco Luppi alle tastiere e pianoforte, Davide Brambilla a tromba, flicorno, fisarmonica e tastiere, Sergio Aschieris e Johnny Gimpel alle chitarre, Phil Mer alla batteria e Mitia Maccaferri al basso, ndr). Ogni brano viene trattato come se dovesse entrare nel nostro repertorio, con un approccio rock”, continua Ruggeri che con “Gli occhi del musicista” andrà in onda intorno alle 23, dopo “Il Collegio”.

Una collocazione che, come spiega il conduttore, “permette libertà e un rapporto diretto con chi sceglie di restare a guardare” e che, ricorda, “richiama l’esperienza di “Quelli della notte”, un programma che andava in onda molto tardi, che all’inizio non capì nessuno e che poi è diventato un’abitudine”, con l’auspicio che “anche “Gli occhi del musicista” possa, nel tempo, costruire una relazione solida e riconoscibile con il pubblico”. Va da sé che il racconto musicale diventa anche uno sguardo sul Paese. “Vedo un Paese nervoso, esasperato, ma anche con una grande voglia di poesia”, osserva Ruggeri. “I social hanno molti vantaggi, ma anche l’illusione che chiunque possa insultare chiunque. Noi proviamo a dimostrare che si può riflettere anche sorridendo”.

– Foto ufficio stampa RAI –

(ITALPRESS).

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