martedì, Settembre 16, 2025

Da Lumsa nasce il Luac, un progetto per rafforzare le relazioni Italia-Africa

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ROMA (ITALPRESS/MNA) – Rafforzare le relazioni accademiche, culturali, economico-finanziarie e sociali tra Europa e Africa, valorizzando il patrimonio culturale e accademico della Lumsa: è l’obiettivo del Lumsa University Africa Center (LUAC), presentato nel corso della tavola rotonda, “Educazione, competenze e crescita in Africa ed Europa”.

È un progetto nato da una spinta del rettore e del consiglio di amministrazione, volto a dare agli studenti della Lumsa una informazione molto aggiornata e attuale sull’Africa che spesso ha un’immagine distorta – ha spiegato Pietro Sebastiani, ambasciatore, direttore del Lumsa University Africa Center – Lavoreremo su più fronti, questo sarà un centro molto accogliente, non si riserverà soltanto per studiosi ma sarà aperto anche ad esperienze sul terreno dei nostri giovani, esperienze non solo accademiche ma che permetteranno una conoscenza profonda delle realtà locali, dal punto di vista dell’imprenditoria, della cultura, del giornalismo e della politica”.

Il Luac ha messo a bando 10 borse di studio per partecipare alla Luac Winter School, finanziata dalla Lumsa, che si terrà a Nairobi (Kenya) presso The Catholic University of Eastern Africa (Cuea), dal 14 febbraio al 1° marzo 2026.

“Siamo molto lieti di aprire al nostra università a questo nuovo grande interesse per l’Africa, con il nostro stile fatto di attenzione alle persone ed è fatto di attenzione all’andata e al ritorno, non è mai un percorso univoco ma un percorso reciproco” le parole di Francesco Bonini, magnifico rettore Lumsa. “Le relazioni arricchiscono tutti e quello che vogliamo testimoniare è proprio un’attenzione all’Africa, parliamo di un continente che rappresenta il futuro e il nostro presente”.

Il Luac si inserisce nelle principali strategie globali ed europee, come il Global Compact on Education, il Piano Mattei per l’Africa e il Global Gateway dell’Unione europea, e nelle politiche di organizzazioni internazionali come l’ Unesco, con le quali sviluppa sinergie progettuali.

“L’Africa è un continente il cui futuro dipenderà, fondamentalmente, da questo capitale di giovani che sta esplodendo e che è previsto essere in raddoppio da qui al 2050” ha commentato Stefania Giannini, vice direttore generale dell’Unesco per l’Educazione. “Oggi abbiamo circa 450 milioni di giovani africani che, con formazione, con educazione di qualità, con la creazione di un ecosistema, che non sia solo legato all’istruzione primaria e secondaria – aggiunge – potrà diventare un capitale umano e una risorsa per il continente, per lo sviluppo interno e per il rapporto di autentico partenariato con il nord del mondo, particolarmente con l’Europa, che ha una curva demografica invertita rispetto a quella dell’Africa”.

– Foto xc3/Italpress –

(ITALPRESS).

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