Lunedì 27 gennaio – Giornata della Memoria 2025 – la Società del Quartetto dedica a questa ricorrenza internazionale il concerto con il Quartetto Klimt in programma al Teatro Comunale di Vicenza con inizio alle ore 20,45.
Formato dal violinista Duccio Ceccanti, dalla violista Margherita Di Giovanni, dal violoncellista Jacopo Di Tonno e dal pianista Matteo Fossi, il Klimt si è costituito nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole e da allora è ospite assiduo di importanti stagioni concertistiche e festival in tutta Italia, ma anche in Germania, Francia, Spagna e a New York.
Perfezionatasi con il Trio di Milano e con il pianista Pier Narciso Masi, la formazione si è fatta notare da Yuri Bashmet e ha fatto tesoro degli insegnamenti di maestri come Carlo Maria Giulini, Natalia Gutman, Krisztof Penderecki e Maurizio Pollini. Grazie anche al sostegno di questi rinomati artisti il Quartetto Klimt ha partecipato ai Festival di Ravenna e di Ravello, al Lingotto Musica di Torino, al Bologna Festival, alla Biennale di Venezia e al Festival Mozart di Rovereto ottenendo ovunque consensi di pubblico e di critica.
Oltre che nelle sale da concerto il Klimt è stato protagonista di numerose dirette della Rai e di pregevoli incisioni discografiche fra le quali i due Quartetti di Schumann (Amadeus, 2010), i Quartetti di Dvořák (Amadeus, 2012), “Piano, violin, viola and cello” di Morton Feldman (Stradivarius, 2014) e l’integrale dei Quartetti di Mendelssohn (Brilliant Classics, 2020).
Da sempre attento alla divulgazione della musica contemporanea, il Quartetto Klimt è dedicatario di brani di compositori come Solbiati, Antonioni, D’Amico, Vandor, Cardini e Gaslini.
Il programma proposto lunedì sera al pubblico della Società del Quartetto prende in esame tre autori attivi fra Otto e Novecento. Nella prima parte sarà eseguito il Quartettsatz in La minore di Gustav Mahler, lavoro giovanile del 1876 che l’autore lasciò incompiuto dopo aver completato il primo movimento e abbozzato poche battute del secondo. Nel 1988 il compositore russo Al’fred Šnitke, nel pieno della maturità artistica, percepì una particolare affinità con il lavoro monco di Mahler e ne formulò una personale prosecuzione con un Allegro in La minore per quartetto, scritto secondo i canoni del suo “polistilismo”.
Nella seconda parte del concerto c’è spazio per il Quatuor pour la fin du temps che Olivier Messiaen scrisse ed eseguì per la prima volta in un campo di prigionia nazista in Slesia il 15 gennaio del 1941 davanti ad una platea di disperati, tanto silenziosa quanto emotivamente coinvolta. Anche se il brano non contiene alcun riferimento esplicito alle barbarie della guerra, le circostanze della sua genesi e quella prima esecuzione “in cattività” e con sgangherati strumenti di fortuna (violino, clarinetto, violoncello e pianoforte) lo hanno fatto diventare una sorta di inno della Giornata della Memoria. L’ampia partitura in otto movimenti trae ispirazione da un tema teologico: il X libro dell’Apocalisse di Giovanni, pagina che contiene anche “luci grandi e meravigliose, seguite da silenzi solenni”.
Per l’esecuzione del capolavoro di Messiaen il Quartetto Klimt si avvarrà dell’amichevole e prestigiosa partecipazione di Calogero Palermo, già Primo clarinetto della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e oggi impegnato nello stesso ruolo all’Orchestra della Tonhalle di Zurigo.
Il concerto inizia alle 20:45. Biglietti ancora disponibili alla Sede della Società del Quartetto (Vicolo Cieco Retrone 24, [email protected], tel. 0444543729), alla biglietteria del Teatro Comunale (Viale Mazzini 39 tel. 0444324442) e online sul sito www.tcvi.it.