martedì, Dicembre 23, 2025

Come le iniziative della Cina stanno aprendo una nuova strada verso un mondo migliore

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Quando gli storici del futuro guarderanno all’epocale trasformazione globale e ricostruiranno la logica di fondo nell’evoluzione delle relazioni internazionali, riconosceranno sicuramente il primo settembre 2025 come un momento cruciale: quello in cui il presidente cinese Xi Jinping ha proposto l’Iniziativa per la governance globale (GGI).

Prima di questa proposta, Pechino aveva già avanzato una serie di importanti iniziative globali: l’Iniziativa per lo sviluppo globale (GDI) nel 2021, l’Iniziativa per la sicurezza globale (GSI) nel 2022 e l’Iniziativa per la civiltà globale (GCI) nel 2023. Insieme alla GGI, esse costituiscono un quadro olistico per la costruzione congiunta di una comunità dal futuro condiviso per l’umanità.

Ogni iniziativa affronta un pilastro fondamentale della cooperazione globale: la GDI mira a porre le basi materiali, la GSI è concepita per salvaguardare la stabilità, la GCI punta a favorire una comprensione condivisa, mentre la GGI intende fornire l’architettura istituzionale. Come ha osservato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, le quattro iniziative globali proposte dalla Cina “sono pienamente compatibili con lo Statuto delle Nazioni Unite”. Molti Paesi le considerano inoltre soluzioni pragmatiche e costruttive alle sfide globali contemporanee.

Eppure il mondo rimane frammentato, attraversato da una crescente ondata di incertezza e turbolenza. Mentre alcuni sostengono il dialogo e la cooperazione, altri si aggrappano all’unilateralismo e alla politica dei blocchi, aggravando crisi di lunga data e creando nuovi rischi.

Lo sviluppo globale rimane fragile, segnato dall’ampliarsi del divario tra Nord e Sud e aggravato da crisi energetiche e alimentari concomitanti. In tutto il mondo, oltre un miliardo di persone continua a vivere in condizioni di povertà estrema. La sicurezza è in deterioramento, con conflitti armati che raggiungono livelli record nel dopoguerra, un aumento degli sfollamenti e un ricorso crescente a sanzioni e pratiche di bullismo da parte di alcuni Paesi.

Nel frattempo, il discorso sul “conflitto tra civiltà” sembra oscurare gli scambi tra le stesse, mentre la governance globale viene erosa da ritiri dai trattati internazionali, pratiche di disaccoppiamento e dall’espansione di barriere che minano equità e uguaglianza, in particolare a danno del Sud globale.

Questa dura realtà evidenzia la rilevanza e l’attualità delle quattro iniziative globali, sottolineando ulteriormente la necessità di costruire un consenso internazionale e rafforzare la solidarietà.

(ITALPRESS).

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