sabato, Agosto 2, 2025

Catania, sequestro di beni per 7 milioni a imprenditori vicini a un clan mafioso

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CATANIA (ITALPRESS) – I finanzieri del comando provinciale di Catania, con il supporto di militari del comando provinciale di Caltanissetta, hanno eseguito un provvedimento con cui il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto il sequestro in materia di prevenzione antimafia dei patrimoni riconducibili a due soggetti, padre e figlio, ritenuti indiziati di essere componenti di rilievo del clan “Nardo”, articolazione territoriale nel Comune di Lentini (Siracusa) della famiglia mafiosa etnea “Santapaola – Ercolano”. Si tratta in particolare, scrivono le fiamme gialle in una nota, di beni “del valore di oltre 7 milioni di euro, costituiti da 3 imprese commerciali di trasporto merci su strada e di compravendita immobiliare nonché rapporti finanziari intestati ai destinatari del provvedimento giudiziale”. Il profilo criminale risultante dalle evidenze d’indagine e dai diversi procedimenti penali a loro carico “hanno permesso di inquadrare i due come soggetti ‘pericolosi per la società’ che avrebbero vissuto abitualmente con i proventi di attività delittuose – si legge nella nota -, essenzialmente derivanti dall’operatività criminale dell’associazione a delinquere di tipo mafioso e dalla forte capacità del sodalizio di inserirsi nel tessuto economico-sociale, infiltrandosi in strutture produttive attive sull’intero territorio nazionale attraverso cui finanziarsi”.

I finanzieri del Nucleo Pef di Catania della Guardia di finanza, coordinata da questo Ufficio, hanno sviluppato nei loro confronti specifici accertamenti economicofinanziari “individuando disponibilità e beni non compatibili con i redditi provenienti da attività lecite e come tali indicativi di una sproporzione tra le ricchezze concretamente accumulate e le fonti di guadagno dichiarate, risultate di modesta entità”. Sulla scorta degli elementi acquisiti, la sezione misure di prevenzione del tribunale di catania, su proposta di questa Procura, ha dunque disposto il sequestro di prevenzione dei rapporti finanziari intestati ai due nonché delle quote sociali e del compendio aziendale di una società di autotrasporti e di un’impresa di compravendita immobiliare, per un valore complessivo stimato di oltre 7 milioni di euro.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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