ROMA (ITALPRESS) – Dal 15 marzo, le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (USCENTCOM) hanno condotto un’intensa e prolungata campagna contro l’organizzazione terroristica Houthi nello Yemen per ripristinare la libertà di navigazione e la deterrenza americana nella regione del Mar Rosso.
Queste operazioni sono state eseguite utilizzando informazioni dettagliate e complete che hanno garantito effetti letali contro gli Houthi, riducendo al minimo i rischi per i civili. “Per preservare la sicurezza operativa – fanno sapere dell’USCENTCOM -, abbiamo intenzionalmente limitato la divulgazione dei dettagli delle nostre operazioni in corso o future. Siamo molto attenti al nostro approccio operativo, ma non riveleremo dettagli su ciò che abbiamo fatto o che faremo. Continueremo ad aumentare la pressione e a disintegrare ulteriormente le capacità degli Houthi finché continueranno a ostacolare la libertà di navigazione”.
Tracciando un bilancio, dall’inizio dell’operazione Rough Rider, l’USCENTCOM ha colpito oltre 800 obiettivi. Questi attacchi hanno ucciso centinaia di combattenti Houthi e numerosi leader dell’organizzazione terroristica yemenita.
Gli attacchi hanno distrutto diverse strutture di comando e controllo, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione di armi avanzate e depositi di armi avanzate. Questi depositi ospitavano armi convenzionali avanzate, tra cui missili balistici e da crociera antinave, sistemi aerei senza equipaggio e navi di superficie senza equipaggio, utilizzati negli attacchi terroristici degli Houthi alle rotte di navigazione internazionali.
“Sebbene gli Houthi abbiano continuato ad attaccare le nostre navi – sottolineano -, le nostre operazioni hanno ridotto il ritmo e l’efficacia dei loro attacchi”: i lanci di missili balistici sono diminuiti del 69%. Inoltre, gli attacchi dei droni monodirezionali sono diminuiti del 55%.
Gli attacchi statunitensi hanno distrutto la capacità del porto di Ras Isa di accettare carburante, “il che inizierà ad avere un impatto sulla capacità degli Houthi non solo di condurre operazioni, ma anche di generare milioni di dollari di entrate per le loro attività terroristiche” affermano i vertici del Comando Centrale. L’operazione è stata condotta da un robusto gruppo di forze che comprende due gruppi d’assalto di portaerei, l’Harry S. Truman Carrier Strike Group e il Carl Vinson Carrier Strike Group. “L’Iran – ribadiscono – continua indubbiamente a fornire sostegno agli Houthi. Ma continueremo ad aumentare la pressione fino al raggiungimento dell’obiettivo, che rimane il ripristino della libertà di navigazione e della deterrenza americana nella regione”.
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