RIMINI (ITALPRESS) – “L’università non deve essere una fabbrica anonima di laureati, deve consentire ad ogni studente di esprimere la sua unicità e valorizzare il percorso formativo di ciascuno secondo i talenti, non limitandosi alla testa ma coinvolgendo mani e cuore. Un percorso integrato che valorizzi la persona appieno”. Così Elena Beccalli, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a margine della 46° edizione del Meeting di Rimini.
“Tra le sfide dell’università c’è innanzitutto quella di non chiudersi in sé stessa – spiega -, ma di aprirsi al mondo per dare un contributo di pensiero originale che possa scardinare i paradigmi che dominano la nostra realtà, che portano a polarizzazioni, diseguaglianze, conflitti che oggi sono troppo attuali. Dobbiamo proporre modelli di pensiero nuovi, a partire dai sistemi economici orientati alla dignità della persona, piuttosto che allo sviluppo integrale. Questo vuol dire essere nel mondo e allo stesso tempo essere per il mondo, ovvero al servizio della costruzione di una società con fondamenta nuove”.
IL VIDEO DELLE PAROLE DI BECCALLI
-Foto ufficio stampa UniCattolica-
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