mercoledì, Aprile 2, 2025

Automotive, Unrae “Vendite in aumento, ma i dazi preoccupano”

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ROMA (ITALPRESS) – A marzo il mercato italiano delle autovetture inverte il trend dei mesi precedenti, segnando una crescita del 6,2%, con 172.223 immatricolazioni rispetto alle 162.140 dello stesso mese del 2024.

Il primo trimestre dell’anno chiude con una flessione dell’1,6%, attestandosi a 443.906 immatricolazioni, contro le 451.320 di gennaio-marzo 2024, ma in pesante calo (-17,5%) rispetto al periodo pre-covid (2019).

La quota di mercato delle auto elettriche pure (BEV) a marzo sale al 5,4%, in aumento rispetto al 5,0% di febbraio e rispetto al 3,3% di marzo 2024, periodo però penalizzato dall’attesa per l’avvio degli incentivi. Le auto ibride plug-in (PHEV) confermano la stessa quota di mercato di febbraio al 4,5%, in crescita rispetto al 3,5% di marzo 2024. Complessivamente, la quota delle auto elettrificate (ECV) a marzo 2025 sfiora il dieci per cento (9,9%).

Con questi dati risulta evidente, fa notare UNRAE, come il percorso di transizione energetica stia proseguendo ancora molto lentamente. La decisione degli Stati Uniti di imporre dal 2 aprile dazi del 25% sulle importazioni di veicoli prodotti all’estero desta grande preoccupazione nel settore. Dalle dichiarazioni odierne della Presidente Von der Leyen emerge che, pur mantenendo l’obiettivo di una soluzione negoziale, la Commissione Europea sta valutando con i capi di Stato e di Governo europei un piano di contromisure immediate volte a colpire specifici prodotti statunitensi, garantendo al contempo un impatto minimo sull’economia europea.

“Una guerra commerciale di questo tipo penalizzerà tutti: le Case automobilistiche globali e i consumatori sia americani che europei”, commenta Michele Crisci, Presidente di UNRAE. Come già richiesto anche dall’ACEA, l’UNRAE auspica che si trovino rapidamente soluzioni negoziali, anche alla luce degli ingenti investimenti delle Case automobilistiche europee negli Stati Uniti, che contribuiscono alla creazione di posti di lavoro, alla crescita economica e al gettito fiscale di quel Paese.

Il Presidente Crisci fa notare che “il settore automotive ha bisogno con urgenza di un quadro normativo chiaro da parte dell’Unione Europea, indispensabile per definire le strategie di investimento e garantire la competitività delle aziende. Dopo le fumate grigie della scorsa settimana, oggi la Commissione Europea ha finalmente presentato l’emendamento al Regolamento sulle emissioni di CO2, annunciato già lo scorso 5 marzo. Questo intervento, se approvato dal Consiglio e dal Parlamento UE, introdurrà un meccanismo di conformità basato sulla media triennale delle emissioni di CO2, con l’obbligo di compensare eventuali scostamenti di un anno in quelli successivi”, conclude Crisci.

Venendo poi alle tematiche più strettamente di competenza nazionale, durante il Tavolo Automotive tenutosi al MIMIT il 14 marzo scorso, l’UNRAE ha presentato alcune proposte concrete per accelerare la diffusione di veicoli a zero e bassissime emissioni, con particolare attenzione allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica. “Abbiamo chiesto al Ministro Urso di promuovere un Tavolo interministeriale per affrontare con la massima urgenza la revisione della fiscalità delle auto aziendali, partendo dal trattamento penalizzante per le imprese in termini di detraibilità, deducibilità e ammortamento, ma considerando anche le recenti modifiche al fringe benefit, che contraddicono il principio di neutralità tecnologica e rischiano di creare impatti negativi sul mercato”, conclude Michele Crisci.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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