giovedì, Giugno 12, 2025

“Antico presente. Viaggio nel sacro vivente”, presentato a Palermo il nuovo libro del ministro Giuli

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PALERMO (ITALPRESS) – Un viaggio che attraversa un’Italia meno conosciuta guidando il lettore tra i miti, le leggende e i luoghi del nostro paese: a raccontarlo è “Antico presente. Viaggio nel sacro vivente”, il libro a cura del ministro della Cultura Alessandro Giuli (Baldini-Castoldi Editore), la cui presentazione si è svolta a Villa Malfitano, a Palermo. Presenti insieme a Giuli il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il vicesindaco e assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella e l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato.

L’itinerario che accompagna il lettore va dalle popolazioni italiche fino al mondo etrusco e romano: il tutto senza mai togliere spazio alle sorprese, rievocando epiche battaglie, miti fondativi e leggende che hanno plasmato la nostra civiltà. Roma, Maremma, Tuscia e Abruzzo sono i luoghi da cui parte il racconto, che si sposta successivamente verso il Mediterraneo e la Puglia, teatro di uno degli scontri più sanguinosi tra cartaginesi e romani: ogni narrazione è accompagnato da uno sguardo che unisce spiritualità, identità e patrimonio.

“Nel libro mi occupo del rapporto tra luoghi e modi di abitare il mondo antico che ancora oggi restano immutati nelle nostre tradizioni popolari, nelle feste, nei luoghi e nei paesaggi della civiltà antica – spiega Giuli – Il rapporto con la scienza è fondamentale, scienza e cultura devono procedere sempre affiancate: la scienza è conoscenza ma anche frutto di ricerca, di dubbio, di progresso di ogni popolo”.

Per Lagalla “in questo libro c’è una curiosità indagatrice che ci riporta alle origini del mondo e della cultura italica, che in quei luoghi e in quelle persone riporta il segno di una matrice originaria: in qualche modo l’autore cerca di riavvolgere indietro il filo della storia fino a recuperare un codice genetico ideale di coloro che hanno generato esperienze ed eventi. Questo non è un libro né d’arte né di storia né di filosofia, ma vuole recuperare un approccio olistico che arrivi alla sintesi della filosofia umanistica”.

– foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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