TORINO (ITALPRESS) – È partito il corteo annunciato a Torino, dopo lo sgombero dell’altro giorno del centro sociale Askatasuna. Davanti alla sede universitaria di Palazzo Nuovo, in centro, si sono già radunate circa un migliaio di persone pronte ad attraversare la città. Fra di loro ci sono militanti storici di Askatasuna, studenti, semplici cittadini e anche diverse famiglie con qualche bambino.
In testa al corteo c’è un grosso striscione che recita “Torino Partigiana, Que Viva Askatasuna” e poi ancora “Askatasuna vuol dire libertà” e “Il futuro comincia adesso”. In precedenza ha preso la parola un attivista: “Il quartiere di Vanchiglia è stato completamente militariizzato, in questo momento davanti all’Aska ci sono i jersey che siamo stati abituati a vedere in Val di Susa, è un’invasione militare” ha detto.
In mezzo ai manifestanti ci sono anche il rapper torinese Willie Peyote e il politologo Marco Revelli. Sono già stati annunciati due appuntamenti dai manifestanti: il 17 gennaio con un’assemblea cittadina, mentre il 31 gennaio sarà organizzato un grosso corteo nazionale.
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