domenica, Marzo 23, 2025

A Padova identificato l’autore del furto al ‘Duca d’Aosta’

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PADOVA (ITALPRESS) – È stato identificato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova, l’uomo ritratto nei filmati delle telecamere di videosorveglianza del “Duca d’Aosta” di via San Fermo a Padova ed immortalato mentre commetteva un furto la notte del 9 dicembre scorso. In quella occasione l’uomo, accertato essere un serbo 50enne, era stato ripreso dal sistema di videosorveglianza nel mentre aveva infranto una delle vetrine del negozio, riuscendo ad entrare ed asportare numerose borse griffate, occhiali e accessori di marca, per un valore di circa 100.000 Euro.

La Squadra Mobile, subito dopo i fatti, aveva acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza del negozio e degli esercizi commerciali di zona da cui si notava un solo uomo vestito con un giubbotto lungo e scuro con cappuccio ed una “coppola” in testa, che poco dopo le ore 5 giungeva a piedi nei pressi del negozio con due borsoni in mano, da uno dei quali prelevava uno smerigliatore a batteria con cui si creava un varco nella vetrata della grandezza sufficiente ad accedere al negozio.

Una volta all’interno del locale in pochi secondi prelevava i pezzi più pregiati dagli scaffali fino a riempire completamente i borsoni ed uscire dal negozio allontanandosi a piedi. Proprio ricostruendo il percorso fatto da quell’uomo attraverso la visione di decine di telecamere della zona, gli investigatori lo hanno visto salire su un’auto parcheggiata a qualche centinaio di metri, dopo essersi cambiato il giubbotto ed averne indossato uno chiaro.

I successivi accertamenti hanno permesso di accertare che, come intuibile, quella non era l’auto del malfattore, né tantomeno aveva una targa italiana, ma era un’autovettura procurata ad hoc, attraverso il noleggio. Nonostante ciò, seguendo i movimenti dell’auto, gli investigatori hanno potuto ricostruirne il percorso fino all’ingresso dell’autostrada.

Altri accertamenti di carattere tecnico hanno poi consentito ai poliziotti della Squadra Mobile di ricavare altri dettagli e particolari di quella notte, che hanno fatto convergere tutti gli indizi sul soggetto denunciato nei giorni scorsi, già autore di altri furti simili in tutto il nord Italia. L’obiettivo era unico: negozi di grandi marche.

Nel corso delle indagini gli investigatori hanno avuto poi modo di verificare come la notte del 9 dicembre a Padova, proprio in quella zona ed in quel limitato arco temporale, era presente un secondo soggetto serbo. Si tratta di un uomo identificato per un 45enne , pregiudicato proprio per quel tipo di reati, commessi con lo stesso modus operandi, cioè fungendo sempre da “palo”, e giunto in città solo quella notte.

Non poteva essere certo una coincidenza e così gli investigatori, lavorando sui dati delle celle telefoniche e sulle chiamate fatte dai cellulari dei due indagati hanno potuto accertare che anche questo secondo soggetto era presente sul luogo del furto commesso nel cuore della città, con una seconda auto che, proprio in quei giorni, aveva noleggiato per muoversi separatamente dal complice e che era rimasto nelle vie limitrofe al negozio per dare l’allarme nel caso fosse intervenuta la Polizia.

I poliziotti dopo essere giunti alla identificazione degli autori del furto in danno della boutique “Duca D’Aosta“, nel prosieguo delle indagini hanno riscontrato come pochi giorni prima della loro identificazione, i due uomini serbi erano stati arrestati dalla polizia il 28 gennaio a Firenze, bloccati mentre commettevano un furto in flagranza, sempre ai danni di una boutique del centro storico del capoluogo toscano, attivi anche nella perpetrazione di altri ed analoghi furti commessi in altre Regioni e sono ancora ad oggi in stato di detenzione presso la casa circondariale della città toscana.

A seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova i due cittadini serbi sono stati indagati per il reato di furto aggravato in concorso commesso in città la notte del 9 dicembre, unitamente ad un terzo soggetto, un serbo di 60 anni, con precedenti per ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito, che ha avuto contatti con la coppia di connazionali proprio il giorno del furto e in quelli successivi.

Gli accertamenti investigativi hanno consentito di risalire a lui come al soggetto incaricato di trasportare all’estero la merce rubata. Il giorno dopo il furto aveva infatti ricevuto dai due connazionali due valige ben chiuse con dei lucchetti che nel corso dei suoi viaggi settimanali in Serbia aveva poi trasportato con il suo furgone consegnandole ad un indirizzo fornitogli dai ladri.

Nel corso della perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica effettuata nella mattinata di lunedì 17 marzo, gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sequestrato nel garage della sua abitazione in provincia di Vicenza, 250 stecche di sigarette di nazionalità serba, per un peso di oltre 60 kg complessivi, che l’uomo abitualmente trasportava illegalmente quando rientrava dal suo Paese per venderle sul mercato nero in Italia e che gli sono costate un’altra denuncia.

– Foto Ufficio stampa Polizia di Stato –

(ITALPRESS)

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