mercoledì, Dicembre 31, 2025

Manovra, dalla Camera arriva il via libero definitivo con 216 sì: è legge

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ROMA (ITALPRESS) – Arriva il via libera definitivo alla manovra da 22 miliardi di euro. Alla Camera i voti a favore sono 216, quelli contrari 126 e gli astenuti 3. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge.

Gran parte delle risorse è destinata al taglio dell’Irpef per i redditi medi fino a 50 mila euro lordi, con l’aliquota che scende dal 35 al 33%.

Per le imprese l’esecutivo ha stanziato 3,5 miliardi tra Transizione e Zona Economica Speciale, ampliando tra l’altro la possibilità di ricorrere all’iperammortamento per gli investimenti in beni strumentali.

Sale a 91.500 euro la soglia di esenzione prima casa ai fini Isee, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Per gli affitti brevi resta la cedolare secca al 21% con una sola abitazione, sale al 26% sulla seconda.

Sul fronte delle pensioni, l’adeguamento all’aspettativa di vita non scompare ma diventa più graduale: un mese nel 2027, due mesi nel 2028. Dal 1° luglio 2026 scatta il silenzio-assenso sulla previdenza complementare per i nuovi assunti nel settore privato, con possibilità di rinuncia entro 60 giorni.

MELONI “MANOVRA SERIA E RESPONSABILE IN UN CONTESTO COMPLESSO”

MAGI IN AULA CON IL CARTELLO VENDESI

Potete appendere questo cartello “Vendesi” fuori dal portone della Camera, e avreste potuto inserire in questa legge di bilancio anche i proventi della svendita del Parlamento. Il vostro amico Trump magari vi può aiutare per la valorizzazione immobiliare. Fino a pochi anni fa questo parlamento poteva esaminare discutere, emendare e votare: ma questo fa parte della stessa idea di democrazia che è quella che vi ha portato a 115 decreti in questa legislatura, alla 104esima questione di fiducia. Avete un’idea plebiscitaria del potere. Stiamo andando verso una china pericolosissima. Qui c’è un banco che noi teniamo con rispetto vuoto: è il banco dell’onorevole Matteotti che aveva cominciato a prendere di mira ossessivamente l’eccesso della decretazione d’urgenza, venendo dileggiato da tutti. Il nostro sistema di democrazia parlamentare sta marcendo”. Lo ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, in sede di dichiarazione di voto sulla Legge di Bilancio, mostrando in aula della Camera il cartello “Vendesi”.

“Voteremo no a questa legge di bilancio non solo perché non contiene una strategia e delle misure per la crescita economica del Paese, per il recupero della competitività del sistema produttivo, per i salari, per l’innovazione, per i giovani che sono quelli che ci rimettono di più quando manca una strategia per un paese. Non solo perché alla quarta legge di bilancio del Governo Meloni sono esplose tutte le balle propagandistiche che avete raccontato agli italiani nella campagna elettorale: l’azzeramento delle accise, l’azzeramento della legge Fornero, 1000 euro nei conti correnti degli italiani meno abbienti. Voteremo contro anche per l’idea di democrazia profondamente illiberale e profondamente anti democratica che questo governo porta avanti anche nella discussione di questa legge di bilancio”, ha concluso Magi.

SCHLEIN “MANOVRA VA IN DIREZIONE SBAGLIATA”

“Una manovra che non è in grado di affrontare le prime preoccupazioni degli italiani è una manovra che va in direzione sbagliata. È una manovra di austerità, lo state anche rivendicando. È una manovra che prevede la crescita a zero, mentre la Commissione europea certifica che siamo fanalino di coda penultimi in Europa per quanto riguarda le prospettive di crescita per il prossimo anno. Questo nonostante il PNRR, lo straordinario contributo che ha dato, nonostante il partito di Giorgia Meloni non l’abbia nemmeno voluto”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel corso delle dichiarazioni di voto finali sulla manovra in Aula alla Camera. “È una manovra che non fa nulla sul costo delle bollette, le più care d’Europa, mentre c’è un calo della produzione industriale da 34 mesi quasi consecutivi e intanto non c’è uno straccio di politica industriale. È una manovra che non dice nulla e non fa nulla per proteggere le imprese e i lavoratori e le famiglie dai dazi di Trump che avete subito in silenzio, minimizzandoli. Anche sui dazi nulla, anzi: avevate promesso un piano da 24 miliardi che è completamente sparito nel nulla”, sottolinea.

FRATOIANNI “VOTO CONTRARIO”

“AVS voterà contro la legge di bilancio per ragioni di metodo e di merito. In due mesi e mezzo è successo di tutto, soprattutto di notte, avete cambiato tutto per non cambiare nulla. Qualcuno dirà che succede sempre così, forse è vero ma è una schiuma molto sporca dove galleggia la vostra idea del potere. Ma quando la schiuma si ritira dall’onda resta il Paese reale che resiste alla propaganda: 5,7 milioni in povertà, 6 milioni che rinunciano a curarsi, 2,7 milioni di famiglie in povertà energetica. Condannate tutti a un futuro senza speranze”. Così Nicola Fratoianni, AVS, nel corso delle dichiarazioni di voto alla Camera. “È fatta di austerità forse per tenervi qualche margine per la prossima legge di bilancio, è fatta di tagli su tutto: sanità, scuola, cultura. Poi il capolavoro – osserva -, siete inciampati sulle pensioni e avete fatto il patatrac, avete fatto il miracolo di peggiorare la Fornero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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