LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta ha accolto venerdì l’accordo dell’Unione europea sul ricorso a un indebitamento congiunto per sostenere l’Ucraina, ribadendo il proprio sostegno costante a un’assistenza politica e finanziaria pienamente conforme al diritto internazionale, ai principi dell’UE e alla neutralità costituzionale del Paese.
Il primo ministro Robert Abela ha illustrato la posizione di Malta durante una riunione del Consiglio europeo a Bruxelles, dove i leader dell’UE hanno concordato uno strumento di finanziamento comune per coprire le esigenze dell’Ucraina nei prossimi due anni, garantendo prevedibilità e stabilità finanziaria.
Nel corso dei negoziati, Abela ha sottolineato che qualsiasi contributo maltese deve rispettare la neutralità sancita dalla Costituzione, una posizione formalmente riconosciuta nelle conclusioni adottate dal vertice.
In una dichiarazione diffusa al termine dell’incontro, il governo ha affermato che Malta rimane favorevole al sostegno all’Ucraina “attraverso strumenti conformi al diritto internazionale e dell’Unione europea”, citando Abela secondo cui l’accordo raggiunto rispetta i principi costantemente sostenuti dal Paese.
Malta si era opposta alle proposte di utilizzare i beni russi sequestrati per garantire un prestito per le riparazioni, che avrebbe potuto esporla a garanzie per circa 170 milioni di euro. Insieme ad altri Stati membri, ha chiesto di continuare a esaminare approcci alternativi conformi al diritto UE e internazionale.
I leader europei, dopo negoziati notturni, non sono riusciti a trovare un’intesa sull’uso dei beni russi per sostenere un prestito da 90 miliardi di euro destinato all’Ucraina, optando invece per un debito comune dell’UE. Il prestito sarà senza interessi e dovrebbe essere rimborsato da eventuali future riparazioni pagate dalla Russia.
Nel corso del vertice è stata affrontata anche la situazione in Medio Oriente, con Abela che ha avvertito della sua estrema fragilità e ha invitato l’UE a far valere il proprio peso diplomatico per garantire l’attuazione senza ritardi delle misure di pace concordate.
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