PALERMO (ITALPRESS) – Gunter Neuhold dirige l’Orchestra Sinfonica Siciliana per la prima assoluta di “Canto notturno” del palermitano Simone Piraino insieme al secondo concerto di Chopin e alla Sinfonia “Pastorale” di Beethoven. Il mese di dicembre della 66esima Stagione concertistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana inizia al Politeama Garibaldi di Palermo, con il consueto doppio appuntamento settimanale venerdì 5 dicembre alle ore 20.30 e sabato 6 dicembre alle ore 17.30 con un programma che accosta una nuova commissione a un compositore palermitano – Canto notturno di Simone Piraino – a una delle pagine pianistiche più amate del romanticismo – il Concerto n. 2 in fa minore op. 21 di Fryderyk Chopin con Nelson Goerner come solista – e a un capolavoro sinfonico dal valore universale, la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven.
Commissionato dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Canto notturno rappresenta una nuova tappa nel percorso creativo di Simone Piraino, compositore palermitano, docente e vicedirettore del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera. Nella partitura – come racconta lo stesso autore – emerge un linguaggio personale che unisce minimalismo melodico-armonico e suggestioni più liriche, come fosse la colonna sonora di un film. Nei richiami a Richter, Pärt e Górecki, il lavoro trova la propria spiritualità: un minimalismo “sacro” fatto di dettagli che germogliano fino a un orizzonte aperto. Una pagina intensa, poetica, concepita come un canto che nasce da un seme e cresce nella notte. Composto tra il 1829 e il 1830, il Concerto n. 2 in fa minore op. 21 appartiene alla giovinezza di Fryderyk Chopin, ancora immerso nell’ambiente musicale di Varsavia. Influenzato dallo stile Biedermeier – elegante, brillante, virtuosistico – il Concerto propone un’orchestrazione sobria, che fa da cornice alla voce del pianoforte, protagonista assoluto. Il movimento iniziale, Maestoso, alterna un primo tema dalla cantabilità intima a un secondo più dolce e luminoso; il celeberrimo Larghetto è una pagina di lirismo puro; il Finale, una mazurca stilizzata, richiama la danza popolare polacca con leggerezza e slancio. Solista sarà Nelson Goerner, uno dei pianisti più ammirati della scena internazionale, ospite regolare della Philharmonie de Paris, della Suntory Hall di Tokyo e del Festival di Salisburgo, protagonista con orchestre quali Concertgebouw, Los Angeles Philharmonic, NHK Symphony e Philharmonia. La sua vasta discografia – da Chopin a Liszt, da Brahms a Godowski – ha ottenuto premi come Diapason d’Or, Gramophone Editor’s Choice e BBC Music Magazine Award.
Chiude il programma la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 “Pastorale” di Beethoven, una delle opere più celebri dell’intero repertorio sinfonico. Composta tra 1807 e 1808 ed eseguita per la prima volta insieme alla Quinta, la “Pastorale” non è una descrizione naturalistica, ma – come scriveva Beethoven stesso – un’espressione di sentimenti suscitati dalla natura. In cinque movimenti, la Sinfonia presenta un percorso emotivo limpido e universale: il risveglio di piacevoli sensazioni all’arrivo in campagna; la scena al ruscello, con gli uccelli imitati da flauto, oboe e clarinetto; la festa contadina del terzo movimento; la tempesta, rappresentata con drammatico realismo; il canto di ringraziamento dei pastori, dove la serenità trionfa dopo la paura. La forza dell’opera sta nella sua capacità di parlare direttamente all’ascoltatore attraverso motivi semplici, ripetuti e trasformati, in un crescendo emotivo che richiama l’idea romantica della natura come rifugio, rivelazione e cura.
Nato a Graz nel 1947, allievo di Franco Ferrara e Hans Swarowsky, Günter Neuhold è tra i direttori austriaci più apprezzati della sua generazione. Vincitore del concorso “Böhm” di Salisburgo e del “Cantelli” di Milano, ha guidato teatri come il Regio di Parma, la Toscanini, la Filarmonica delle Fiandre, le Staatsoper di Vienna, Berlino e Cipro, il Teatro Massimo di Palermo, il Liceu di Barcellona, l’Opéra di Parigi. Ha diretto orchestre quali Wiener Philharmoniker, Philharmonia Orchestra, Orchestre National de France, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Chicago Symphony, oltre a festival come Salisburgo, Venezia e Dresda. La sua discografia spazia da Bach a Rihm; nel 1999 ha ricevuto la Medaglia d’onore al merito della Repubblica Austriaca. Prossimi concerti da non perdere venerdì 12 (ore 20.30) e sabato 13 (ore 17.30) dicembre “Omaggio a Vincenzo Bellini” diretto da Francesco Ommassini con Claudia Pavone e Francesca Manzo (soprano), José Maria Lo Monaco (mezzosoprano), Zi-Zhao Guo (tenore), Christian Federici (baritono) e Lauca Dall’amico (basso) che seguiranno brani da tutte le opere del compositore catanese.
– foto ufficio stampa FOSS –
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