LAS VEGAS (USA) (ITALPRESS) – Max Verstappen è il primo pilota a vincere due volte a Las Vegas, firmando una prestazione dominante nella notte del Nevada. Con questo successo, che si aggiunge a quello del 2023, Verstappen mantiene vive le sue speranze di conquistare il titolo mondiale piloti in vista degli ultimi due appuntamenti della stagione.
Il leader del campionato, Lando Norris, ha chiuso al secondo posto con la McLaren, dopo aver perso il vantaggio ottenuto con la pole position a favore dell’olandese subito dopo la partenza. Sotto la bandiera a scacchi, Norris era quasi 21 secondi dietro Verstappen.
Sul podio con loro è salito il vincitore dello scorso anno, George Russell, su Mercedes.
Per Verstappen, partito dalla seconda posizione, si tratta della sesta vittoria stagionale e della 69ª in carriera. Per la Red Bull Racing è il successo numero 128. Sebbene Verstappen sia teoricamente ancora in corsa per il titolo mondiale piloti, le sue possibilità sono ridotte. Con due Gran Premi e una Sprint ancora da disputare, Norris guida la classifica con 408 punti, 18 in più del compagno di squadra Oscar Piastri, mentre Verstappen è staccato di 42 lunghezze dal leader.
La maggior parte dei piloti è partita con la gomma Media, mentre cinque piloti – le Sauber di Nico Hulkenberg e Gabriel Bortoleto, Alex Albon (Williams), Franco Colapinto (Alpine) e Lewis Hamilton (Ferrari) – si sono schierati in griglia con la Hard. Kimi Antonelli (Mercedes), poi penalizzato per partenza anticipata, è stato l’unico a partire con le Soft.
Allo spegnimento dei semafori, Norris è stato troppo aggressivo nel difendere la pole position, andando largo alla prima curva e permettendo così a Verstappen e Russell, che nel frattempo avevano superato Carlos Sainz, di passare davanti alla McLaren. A metà gara (25° giro) Verstappen aveva accumulato un vantaggio sufficiente a effettuare il pitstop (passando da Medium a Hard, una mescola che si è dimostrata molto consistente) e tornare in pista davanti a Russell, secondo sul tracciato. Entrambe le mescole usate hanno permesso ai piloti di spingere durante tutta la gara, confermando la strategia a una sola sosta con Medium e Hard come la più veloce.
I primi otto hanno tutti concluso la gara con le Hard, mentre Nico Hulkenberg, nono al traguardo, è stato il migliore tra coloro che hanno adottato la strategia inversa. Antonelli ha recuperato ben 13 posizioni tagliando il traguardo in quarta piazza, ma una penalità di 5 secondi per partenza anticipata lo ha retrocesso di un posto, al quinto. L’italiano ha completato lo stint più lungo con la gomma Hard, percorrendo tutti i giri tranne due dei 50 totali con la C3, come ha fatto anche Pierre Gasly (Alpine) che ha concluso quindicesimo. Esteban Ocon, undicesimo con la Haas, è stato invece il pilota che ha percorso più giri con la Medium, completandone 27 sulla C4.
“Nella notte di Las Vegas si sono confermate le previsioni della vigilia del Gran Premio. Abbiamo assistito a una gara caratterizzata da una sola sosta, con le mescole Medium e Hard incaricate di spartirsi la distanza dei 50 giri – afferma Mario isola, Direttore Motorsport Pirelli – Il fenomeno del graining oggi è stato molto contenuto, presente solo su poche vetture e localizzato principalmente sull’asse anteriore. L’unico riferimento utile per un confronto, almeno sulla mescola gialla, è la FP1 quando invece i pneumatici ne erano stati maggiormente affetti. Il fattore determinante va probabilmente ricercato nelle condizioni della pista, nettamente più pulita rispetto a venerdì.
Se lo scorso anno, con temperature simili, i piloti erano stati costretti a due soste proprio a causa del graining, quest’anno, pur non risparmiando le gomme, sono riusciti a prolungare gli stint. Un’ulteriore conferma delle migliori proprietà meccaniche delle mescole attuali, già evidenziate nel corso della stagione.
La vittoria di Max Verstappen, che ha conquistato la testa della corsa poco dopo lo spegnimento dei semafori, ci regala un finale di stagione quanto mai serrato, con solo due gare ancora da disputare e una classifica piloti, come anche la classifica costruttori dietro McLaren, ancora da scrivere”.
– Foto: Ipa Agency –
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