ROMA (ITALPRESS) – Inaugurata a Roma la mostra del Giornale di Medicina Militare “Voce e specchio della Sanità Militare”, organizzata all’interno del Museo dei Granatieri di Sardegna in Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, dopo l’anteprima ufficiale dello scorso 29 ottobre presso la Biblioteca della Camera dei Deputati. L’esposizione sarà aperta al pubblico gratuitamente a partire dal 22 novembre fino all’11 gennaio 2026. La visita permetterà di intraprendere un viaggio attraverso oltre un secolo di memorie, dedicate alla storica rivista, edita da Difesa Servizi SpA, partecipata del Ministero della Difesa che si occupa della valorizzazione degli asset delle Forze Armate. All’evento, dedicato a questo periodico, tuttora in attività, uno dei più longevi d’Europa, hanno preso parte, oltre al direttore della rivista, il Colonnello Francesco Ruggiero, ideatore dell’esposizione: il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e l’Ispettore Generale della Sanità Militare, Tenente Generale medico Carlo Catalano, sostenitore dell’iniziativa.
“Qualche mese fa ho accolto con entusiasmo questa idea perché parlare di memoria e di storia è qualcosa a cui tengo molto”, ha detto il Generale Masiello. “La memoria di ciò che siamo stati ci dà la forza di andare avanti”, questo ha continuato “è un percorso nella storia della sanità militare che ci dà la possibilità di meditare sui valori che hanno sempre animato, animano e animeranno la sanità militare. Il ministro della difesa l’ha ricordato in occasione dell’anniversario della costituzione del nostro corpo militare, quando ha voluto sottolineare che la cura degli altri vuol dire costruire ponti verso la speranza”, ha aggiunto ricordando le parole di Crosetto.
Il percorso espositivo permetterà un viaggio nella storia e nell’evoluzione della rivista e l’occasione per scoprire reperti, cimeli e ricordi del passato contenuti nelle sale che ospitano la mostra. Le copertine del Giornale, specchio di un’epoca, sono reinterpretate in forma artistica in un connubio tra esperienza visiva e narrativa che unisce tradizione, innovazione e memoria istituzionale della Sanità Militare. Questo, per l’appunto, permette al visitatore un dialogo tra le opere dei copertinisti Gen. (aus.) Angelo Ionta e CC Stefano Piccirilli e i documenti preziosi: opere di Beltrame, Mucha e Dore’, antichi volumi del periodico, pagine uniche che hanno attraversato le generazioni, fino alle copie secolari della Domenica del Corriere che, negli anni, hanno immortalato eventi e volti di un’Italia in evoluzione. Un mix in cui arte e memoria si incontrano per dare risalto all’impegno istituzionale e professionale.
“È un doveroso tributo a quello che la sanità militare ha fatto nel tempo” ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito pensando anche agli ultimi anni, ripensando “alle operazioni di supporto alla pace con il ricordo di medici militari sempre presenti e attenti, con una cura e un affetto che ci dava sicurezza. Non posso dimenticare il ritorno dei feriti dai teatri. Quello che il Celio ha fatto per rimetterli in piedi dal punto di vista fisico e psicologico. E poi quello che ha fatto la sanità militare per il COVID, non per l’esercito, ma per tutta l’Italia. Penso che sia veramente un dovere per tutti non dimenticare. La sanità militare ha costruito un server di best practice, non è stata soltanto un esempio, ma un supporto al popolo italiano e alla crescita della nostra società”.
“Questa rivista è uno strumento a disposizione della medicina militare”, ha detto il direttore Ruggiero ricordando la costante produzione di notizie dal 1851 a oggi, con un continuo aggiornamento, che ha permesso “tantissime evoluzioni della medicina militare, che si sono trasformate in un patrimonio comune per tutta la sanità e culturale di tutti gli italiani di cui andare fieri”.
“È una rivista eccezionale che rappresenta la sanità militare, che è sempre stata presente nella vita del paese”, ha dichiarato il Tenente Generale medico Catalano. “Questa rivista ospita tutto, con pubblicazioni scientifiche di elevato livello. Ruggiero e il suo staff, negli ultimi anni, hanno rivitalizzato questa pubblicazione, rendendola attuale, adeguata al tempo che viviamo e di un livello scientifico importante”.
– Foto xl5/Italpress –
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