REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “In un Paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia, ma le inchieste della magistratura non vanno utilizzate come clava politica per sconfiggere un avversario che non si riuscirebbe a sconfiggere elettoralmente”. Lo sottolinea il governatore regionale dimissionario della Calabria Roberto Occhiuto durante la kermesse di Forza Italia ‘Le radici del sud’ a Villa San Giovanni.
“Dopo l’avviso di garanzia nel mio palazzo della Regione nessuno firmava più niente o si assumeva responsabilità, un po’ per timore e un po’ perché mi ritenevano un presidente azzoppato – aggiunge Occhiuto -. L’opposizione per quattro anni è stata quasi disperata, perché sapeva che era impossibile battermi, e ora come sciacalli pensano che un’inchiesta giudiziaria possa fare quello che loro non erano riusciti a fare, ovvero indebolirmi, dimezzarmi e sconfiggermi”.
“Ho grande rispetto per la magistratura – ha sottolineato -, e ho lavorato a fianco di tanti procuratori della Repubblica che mi hanno dato una mano su tanti dossier, ho trovato sempre grande collaborazione istituzionale ma è chiaro che nessuno di noi ha l’immunità e a volte chi amministra può essere indagato. Se qualcuno pensa di essere una persona perbene e aver governato sempre con rigore assoluto non deve temere nulla, meno che mai le inchieste della magistratura: queste però non vanno utilizzate dagli sciacalli. La storia non è stata scritta dagli elettori, ma da vicende che sono state strumentalizzate per ottenere risultati che per via elettorale non sarebbero arrivati: io lascio liberi i calabresi di decidere e sento la loro fiducia per un nuovo mandato. Abbiamo fatto un sacco di riforme in Calabria e non possiamo fermarci né consentire che, anziché dei problemi della regione, si parli di queste cose: per troppe volte la politica è stata succube delle inchieste giudiziarie ma non per responsabilità dei magistrati, bensì di chi ha utilizzato tali inchieste per fare cattiva politica”, ha concluso.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).