SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Un sabato che ha ribaltato gli umori dei principali protagonisti della Sprint Qualifying di ieri, quando Oscar Piastri era stato più veloce con il nuovo record della pista. La Sprint ha visto trionfare Max Verstappen (Red Bull), al dodicesimo successo in una gara corta, davanti alla coppia della McLaren, con Piastri davanti a Lando Norris.
Nelle qualifiche, è stato proprio l’inglese a prendersi una rivincita, conquistando la pole position per la gara di domani, superando di un soffio l’australiano, ancora una volta secondo. È mancato un nuovo primato – 1’40″562 il tempo di Norris, 52 millesimi di secondo più alto di quello segnato da Piastri ieri – ma contano di più gli 85 millesimi di differenza fra i due compagni di squadra registrati oggi.
Nella Sprint Race tutti i piloti hanno usato la Medium – chi nuova (otto) chi usata in un run di qualifica (undici) – ad eccezione di Colapinto che ha optato per un set di Soft. La C3 si è comportata secondo le aspettative, con un degrado importante ma non eccessivo. La C4 ha dimostrato con il pilota argentino di poter sostenere uno stint di media lunghezza con un degrado non così dissimile rispetto alla sorella più “dura”. In qualifica, tutti i piloti hanno usato la Soft, di nuovo con l’eccezione Colapinto, stavolta sulle Medium nel primo run di Q1. In questa primissima fase delle qualifiche, dodici piloti hanno montato un set di C4 usato.
“Un sabato molto ricco, come accade nei fine settimana Sprint – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Nella gara corta abbiamo potuto raccogliere tante indicazioni utili sul comportamento della gomma Medium, usata dalla stragrande maggioranza dei piloti. Il degrado c’è, come ovvio che sia su una pista molto severa per i pneumatici, ma non certo significativo, anche per l’assenza di graining, come si era già intuito nelle prove libere di ieri. Per quanto riguarda la strategia, innanzitutto va detto che le previsioni meteorologiche danno un’alta possibilità di pioggia; quindi, gli scenari che possiamo ipotizzare lasciano il tempo – in ogni senso… – che trovano. Assumendo che la gara si svolga sull’asciutto e che le temperature dell’asfalto siano sensibilmente inferiori a quelle avute ieri e oggi, Soft e Medium sono le mescole più competitive. Considerato che la differenza fra la strategia con un pit-stop e quella con due soste non è molto ampia, ogni combinazione fra Soft e Medium è possibile. Ciò non significa che la scelta di portare una Hard molto dura sia stato un errore: se avessimo mantenuto la stessa terna dello scorso anno, l’opzione della sosta singola Medium-Hard sarebbe stata nettamente la più veloce”.
“Va tenuto presente – prosegue Isola – che sempre più spesso i sorpassi su questa pista sono tutt’altro che scontati: non è un caso che oggi tutte e tre le gare Sprint disputate (F1, F2 e F3) abbiano visto formarsi dei trenini di monoposto che facevano fatica a superarsi, nonostante (o a causa) il DRS. Ciò significa che la partenza e, soprattutto, il primo settore del primo giro, dove a fare la differenza è la scia, potrebbero essere molto importanti. In caso la corsa dovesse iniziare sull’asciutto ma con la pioggia incombente, è facile immaginare che la Medium possa essere la mescola più usata in modo da avere una maggior flessibilità nella gestione del momento del passaggio alle gomme da bagnato o, comunque, per poter estendere il più possibile il primo stint”.
In F2 Sprint Race all’italiana oggi pomeriggio, con Leonardo Fornaroli (Invicta Racing) primo e Gabriele Minì (Prema Racing) terzo. In mezzo ai due si è classificato il francese Victor Martins (ART Grand Prix). Sulla griglia di partenza tutti i piloti avevano montato un set di Medium. Le due neutralizzazioni hanno influenzato in maniera determinante il comportamento dei pneumatici nella gara corta, tanto che la seconda al giro 12 ha indotto tutti i piloti rimasti in pista a passare alla Soft per percorrere gli ultimi sei giri.
In F3 vittoria per Noah Stromsted (Trident) nella Sprint Race. Il pilota danese ha prima piegato la resistenza del poleman Freddie Slater (Hitech TGR) e poi ha dominato la gara sulla corta distanza, arrivando al traguardo con sei secondi di vantaggio sull’americano Ugo Ugochuckwu (Prema Racing). Sul terzo gradino del podio è salito l’austriaco Charlie Wurz, anch’egli della Trident. Per quanto riguarda le gomme, i piloti hanno dovuto gestire con attenzione il degrado: chi ha spinto troppo nelle prime fasi ha avuto un calo significativo negli ultimi quattro o cinque giri, creando maggiori opportunità per chi invece era stato più guardingo nelle prime fasi.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)