venerdì, Maggio 9, 2025

Eugenio Finardi pubblica ‘Tutto’ “Il presente non merita canzoni”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ho scritto di tutto nella mia vita: amore, politica, paternità. Ma oggi, con i social, il livello della discussione è troppo basso. Il presente non merita canzoni”. A parlare è Eugenio Finardi, che a cinquant’anni esatti dal suo esordio discografico con “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, pubblica “Tutto“, ventesimo e – probabilmente – ultimo disco di inediti della sua carriera.

“Sono passati undici anni da “Fibrillante”, ne avrò 83 fra undici anni. Magari mi contraddirò e mi piacerà smentirmi. Ma credo che questo sia, per ora, il mio ultimo lavoro di inediti. Poi chissà, un live, un disco blues… Vedremo”, ammette il cantautore milanese il cui nuovo lavoro, distribuito da ADA Music Italy, esce domani in digitale e il 16 maggio in cd e vinile. Il disco contiene undici brani inediti che affrontano temi esistenziali, spirituali e politici, con uno sguardo che tiene insieme la fisica quantistica e l’intimità familiare.

Realizzato con il produttore Giovanni “Giuvazza” Maggiore, “Tutto” ospita, tra le altre, la voce della figlia Pixel in “Francesca sogna”. Proprio ai figli è dedicato uno dei brani più personali del disco, “La battaglia”. “E’ un rapporto che oggi cambia alla stessa velocità del resto del mondo. I figli conoscono un mondo diverso dal nostro. È normale che non ci capiscano del tutto, com’è stato per noi con i nostri genitori. Ma è anche interessante. Quando ero figlio non mi interessava la complessità di mio padre, che pure aveva vissuto esperienze enormi. E adesso, come allora, vedo che ci si ritrova negli stessi cicli, generazione dopo generazione, ma ogni volta con forme diverse. Anche la musica cambia: quando ascoltavo Miles Davis, mia madre diceva: “questo è rumore”. Non mi aspetto che questo disco parli ai ventenni: oggi è cambiata la semantica stessa del sentire”, ha spiegato Finardi che ha spiegato il concetto di “Tutto” alla base del titolo del nuovo lavoro.

“Il più grosso dono che noi esseri umani abbiamo conquistato con l’evoluzione è la possibilità di capire quanto siamo una minuscola parte di un’immensità inimmaginabile”, ha detto. “Le parole non bastano a definire il tutto: pensate alla “Divina Commedia”, quando Dante arriva alla fine, davanti al divino, cosa trova? Trova vibrazione, luce, suono. E da lì perde la parola”.

Il cantautore milanese, però, le parole continua a utilizzarle con lungimiranza. In “Futuro”, che da domani sarà il singolo radiofonico, Finardi aggiorna il suo storico “Extraterrestre” affidando all’intelligenza artificiale il ruolo di “deus ex machina” per salvare l’umanità. Ma il messaggio che attraversa il disco è meno distopico e più disilluso: “E’ evidente che stia succedendo qualcosa di inevitabile e sicuramente non positivo. Ogni volta che piove in modo anomalo lo vediamo tutti. Eppure non riusciamo nemmeno a metterci d’accordo per piantare miliardi di alberi, che potrebbero cambiare il clima”. E se il futuro resta un orizzonte necessario, è proprio l’oggi a sembrargli privo di appigli.

Non prendo più posizione. Sono al terzo giro di giostra, ho provato tutte le opzioni. Mi sono impegnato in tutto e guardo dove siamo”, ha continuato. Di intelligenza artificiale riflette anche in tema di evoluzione della musica: “Spotify chiede un brano al mese, io ho aspettato undici anni per fare un album. Le canzoni ora durano due minuti, io ne ho fatte che sfumano ancora. Il futuro? Forse i grandi artisti del futuro saranno quelli che sapranno scrivere i prompt migliori per far generare opere d’arte. Ma io, per ora, faccio musica con la mia storia, con gli strumenti che ho”, riassume.

Quanto al bilancio artistico dei 50 anni di carriera osserva: “A livello di marketing ho fatto tutti gli errori. Ma artisticamente credo di essere stato coerente. Ho fatto dischi di fado, blues, ho cantato alla Scala. Non ho paura di affrontare nessun genere. È una carriera piena di delusioni e di sogni realizzati. È tutto, non è solo”.

Il tour, intitolato “Tutto ’75-’25” al via il 16 maggio da Fiorano Modenese (MO), attraverserà l’Italia per tutta l’estate, ripercorrendo tutta la sua carriera: “Sarà il tour del disco e dei cinquant’anni. Con brani nuovi, certo, ma anche quelli che hanno segnato il mio percorso: cercherò di farli restare il più possibile fedele agli originali, ma con strumenti di oggi. Senza nostalgia, ma con rispetto”.

-Foto ufficio stampa parole e d’intorni-
(ITALPRESS).

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