sabato, Aprile 19, 2025

Carta docente, Anief “Sempre più tribunali riconoscono ai precari il diritto a percepirla”

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ROMA (ITALPRESS) – Sempre più tribunali riconoscono ai precari il diritto a percepire la Carta docente: il tribunale di Roma ancora una volta riconosce le ragioni del sindacato Anief e fa assegnare alla ricorrente tre annualità della carta dedicata alla formazione. Lo rende noto l’Anief. Come si legge dalla sentenza, si “accerta e dichiara il diritto della ricorrente ad usufruire della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente ex art 1 comma 121 della Legge 13.07.2015 n.107, per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023, 2023/2024 per l’importo di 500,00 annui e condanna l’Amministrazione convenuta a mettere a disposizione della parte detta carta (o altro equipollente) per poterne fruire nel rispetto dei vincoli di legge. Condanna il Ministero convenuto al pagamento delle spese di lite in favore di parte ricorrente che liquida in 1.081,50 per compensi, oltre spese generali (15%), e oltre IVA e CPA da distrarsi in favore dei difensori di parte ricorrente dichiaratisi antistatari”.

Il leader del sindacato, Marcello Pacifico, sottolinea come “la giurisprudenza sia sempre più positiva e sulla questione della carta docente ha sempre più peso la posizione della Corte di Giustizia Europea. Come pure fondamentale risulta il parere favorevole ai precari della Corte di Cassazione. Stando così le cose, il giudice del lavoro ha il pieno diritto di esaminare un ricorso per la mancata assegnazione della card dell’aggiornamento ai precari andando a verificarne la sussistenza: ciò detto, non potrà in alcun modo non tenere conto dei pareri della Corte Ue e della Suprema Corte italiana. Presentare ricorso gratuito con Anief, facendo attenzione a non superare cinque anni dalla stipula del contratto a tempo determinato, permette allora di recuperare fino a 3.500 euro più interessi e di inviare un messaggio al legislatore e all’amministrazione scolastica: i precari non sono figli di uno dio minore”.

– foto ufficio stampa Anief –

(ITALPRESS).

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