venerdì, Febbraio 28, 2025

Giulio Zanoni, “per chi suona la campana”… Il maestro campanaro cornedese: “anche la vallata dell’Agno avrebbe bisogno di una squadra campanara”

- Advertisement -

E’ maestro campanaro, ha 36 anni, fa l’operaio, abita a Cornedo e si chiama Giulio Zanoni. Un giovane che ha un hobby particolare: far suonare le campane. Le suona lui stesso nel campanile di Cornedo per annunciare morti e funerali o per i concerti solenni. “Mentre i suoni quotidiani delle campane funzionano coi motori elettrici” spiega Giulio.

Giulio fa parte della squadra di campanari di Tezze di Arzignano. “Anche nella valle del Chiampo ci sono varie squadre campanarie, mentre qui nella vallata dell’Agno sarebbe importante costruire almeno una squadra” afferma Giulio, che è anche organista e maestro del coro parrocchiale di Cornedo.

Appassionato di montagna, coltiva invece la passione per le campane da quando aveva 19 anni. Ha iniziato a suonare le campane a Trissino nel 2008, poi nel 2011 si è iscritto alla squadra di Tezze. Giulio ha fatto un corso per diventare maestro campanaro e lui stesso nel 2022 ha tenuto un corso come docente all’Istituto Diocesano Museo di Arte Sacra a Vicenza.

Giulio Zanoni
Giulio Zanoni

Giulio, che differenza c’è tra essere maestro campanaro e suonare le campane?

Il maestro campanaro è la figura che dà i numeri per comporre il brano: ogni numero corrisponde a una nota musicale. I numeri si danno con anticipo ai campanari, i quali tirano le corda della nota corrispondente. Dopo aver dato i numeri, cioè le note…si sente suonare il brano.

Il metodo che viene utilizzato nelle nostre zone è quello delle campane “a sistema veronese”.

Il suono alla veronese è nato nel XVIII secolo ed è il più recente a campane “giranti”. Esso permette di eseguire veri e propri brani musicali, in cui ogni suonatore controlla una campana guidato da un sapiente maestro.

La prima operazione consiste nella messa in piedi delle campane, agendo a strappi successivi sulla fune di manovra e facendo descrivere al bronzo oscillazioni sempre più ampie, finché esso raggiunge la posizione di equilibrio con la bocca verso l’alto, posizione che viene poi mantenuta grazie all’abilità del suonatore.

Ad ogni giro completo la campana esegue un solo rintocco. La quasi totalità dei concerti alla veronese è in scala diatonica, il che permette al maestro di indicare ai suonatori la successione di note che produce il brano finale.

 

 

 

Stay Connected

9,253FansMi piace
3,533FollowerSegui
2,652IscrittiIscriviti
- Advertisement -

ULTIMI ARTICOLI