ROMA (ITALPRESS) – “Un tank israeliano ha colpito direttamente la chiesa della Sacra Famiglia. L’Idf dice per errore, ma non lo sappiamo. Sono state ferite gravemente 4 persone, ci sono altri 13 feriti tra cui padre Romanelli”. Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, al Tg2, in merito all’attacco di stamattina a Gaza contro l’unica chiesa cattolica della Striscia, la chiesa della Sacra Famiglia, nella parte orientale di Gaza City, che ha provocato 17 feriti, tra cui 4 gravi, e 13 lievi, compreso padre Gabriel Romanelli.
“Sono riuscito a parlare con lui (padre Romanelli, ndr) poco fa, era appena tornato dall’ospedale, sta abbastanza bene, è un po’ scosso. Bisognerà capire se si potrà fare evacuare qualcuno tra i feriti, ospedali attrezzati ormai non ce ne sono più a Gaza“. Alla domanda se abbia informato Papa Leone XIV, il cardinale risponde: “Abbiamo informato Sua Santità, abbiamo informato tutti”. Per Pizzaballa “si deve fare pressione, si deve parlare, tutta la comunità internazionale, soprattutto gli Stati Uniti in modo che questa guerra finisca, non ha più senso continuare con questo stillicidio continuo. È ora di finirla, umanamente e moralmente non è più sostenibile“.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) sono a conoscenza dei rapporti relativi ai danni causati alla Chiesa della Sacra Famiglia nella città di Gaza e delle vittime e sono in fase di revisione le circostanze dei fatti. Lo riferiscono su X le Idf. L’esercito “fa ogni sforzo fattibile per mitigare il danno ai civili e alle strutture civili, compresi i siti religiosi, e si rammarica per eventuali danni causati”. I media palestinesi hanno riferito che un raid israeliano ha colpito la chiesa cattolica provocando due morti.
LE REAZIONI IN ITALIA
“I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. È tempo di fermarsi e trovare la pace”. Così su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“I raid israeliani hanno colpito anche una chiesa che in questi mesi ha aperto le porte ai bambini di Gaza. Ci sono morti. È rimasto ferito anche padre Romanelli, ignorato in questi mesi quando denunciava: ‘Troppe vite perse, bisogna obbligare Israele a rispettare i diritti umani’. Poco fa il Governo ha bocciato la nostra richiesta di stracciare il memorandum di cooperazione militare fra Italia e Israele. Meloni e i suoi ci risparmino le dichiarazioni e le frasi ipocrite, ora, dopo silenzi, complicità e oltre 60mila palestinesi morti. Indecenti”. Così su X il presidente del M5S, Giuseppe Conte.
“Il governo Netanyahu per assecondare il suo piano di colonizzazione della Palestina e di distruzione di Gaza oggi ha colpito anche la parrocchia della Sacra Famiglia, provocando due morti e ferendo anche Padre Romanelli. E questo massacro continuerà finché Netanyahu non sarà fermato, per questo non è sufficiente che Giorgia Meloni definisca come ‘inaccettabile’ quanto sta accendendo. Non bastano le parole, servono i fatti”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein. “Oggi alla Camera, la maggioranza ha respinto la mozione unitaria di PD – M5S – AVS sulla sospensione del memorandum d’intesa tra Italia e Israele. Un voto grave della destra di Meloni, che pesa come un macigno davanti a decine di migliaia di morti”, sottolinea. “Mentre Meloni twittava contro i raid israeliani sui civili, la sua maggioranza votava contro quello che poteva essere un segnale chiaro dell’Italia contro il governo di Netanyahu: una ipocrisia vergognosa”.
– foto d’archivio IPA Agency –
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